31/08/09

White Sands-Il Grido delle Onde

White Sands Capitolo 3 Robi II.
Il sole di mezzanotte

Il buio era calato da diverse ore, e io, armata di torcia, tornai sulla spiaggia a curiosare, presumendo che l'Uomo a quell'ora, fosse già andato a dormire da un pezzo, sfinito dal viaggio e dall'attività surfistica della giornata.
Era troppo tardi per tornare indietro, quando mi accorsi che lui, invece, era seduto con le spalle contro la tavola da Surf, poggiata ai lati dell'auto, e mi stava guardando.
-Salve- mi salutò, -Hey! Abbassa quell'affare!- esclamò poi, portandosi una mano sugli occhi, dopo che gli avevo puntato inavvertitamente il fascio di luce della torcia sul viso.
-Scusa...- riuscii a dire obbedendo, abbassando subito la mano che impugnava la torcia, mentre cominciavo a chiedermi cosa diavolo mi avesse spinto a cacciarmi in quella situazione imbarazzante.
Lui mi guardò rassicurandomi con un sorriso, e poi riprese a parlare spezzando l'aria tesa del mio silenzio.
-E' una spiaggia privata?- chiese educatamente, -Sono entrato in una proprietà privata?
-Come?
-Sono in viaggio, con la mia tenda. In... vacanza, si. Ho notato questa bellissima spiaggia, e ho pensato di fermarmi qui per un po'. E' una proprietà privata? Non ho visto cartelli, o...
-No, no, non che io sappia almeno,- risposi divertita.
Mi sentivo già più tranquilla. Lui mosse un passo verso di me. Istintivamente sollevai la torcia di qualche centimetro.
-Stai tranquilla, non ho brutte intenzioni,- riprese, portando le mani avanti, -sono in vacanza, te l'ho detto. Domani, o al massimo dopodomani, me ne vado...
-Si, ho capito,- dissi io, ridacchiando, -sei in vacanza. Io invece abito qui...- indicai con la mano il punto oltre la bassa scogliera dove si trovava casa mia, -Laggiù.
-Che ci fai in giro a quest'ora, da sola, sulla spiaggia?
-Cercavo una conchiglia che ho visto qui ieri mattina... ma probabilmente il mare se l'è portata via- risposi, dicendo la prima cosa che mi venne in mente.
Il surfer probabilmente lo capì, perché mi fissò con aria perplessa per qualche secondo, prima di continuare la conversazione.
-Mi dispiace, sono qui da stamattina, ma non ho visto nessuna conchiglia...
-Peccato... era proprio bella... tornerò a cercarla di giorno... sarai qui anche domani?
-Probabile. Se le onde sono buone come quelle di oggi...
-Le onde?
-Si... faccio Surf, cioè...
Io annuivo con aria interessata, facendo finta di non sapere quale fosse il motivo che l'aveva portato a White Sands. Non volevo lasciar trapelare dalla mia espressione il fatto che avessi ammirato le sue evoluzioni surfistiche per tutta la giornata.
-Si? E' strano vedere surfer su questa spiaggia. Forse perché è nascosta dalla scogliera, ed è difficile arrivarci, ma non se ne vedono mai.
Lui annuì, fissandomi. Senza dargli il tempo di replicare, continuai, -...forse ci rivedremo allora. Magari faccio un salto in Spiaggia, domani sera... per vedere se il mare ha restituito la conchiglia. Ciao!- gli dissi facendo un cenno con la mano prima di voltarmi per andare via, impaziente di liberarmi da quella situazione che si stava facendo troppo piacevole.
-Hey aspetta!- mi richiamò lui, -Non ci siamo presentati... io sono Ronny Rattles.
-Io Sandy, Sandy McBears- gli dissi girandomi e puntandogli di nuovo la luce contro.
Ronny mi sorrise. Era piena notte, ma in quel momento vidi il Sole sorgere, luminoso come l'Aurora Boreale, che ridava calore al mio spirito, cominciando a sciogliere il ghiaccio che mi aveva ibernato l'anima, imprigionandola per un Inverno che sembrava senza fine.
-A domani, forse... ciao Ronny- mi voltai e corsi via senza aspettare la replica, intimidita da quel sorriso devastante.

Se l'Uragano ha il profumo del Sole, riesce a sciogliere anche ghiacci che sembrano solidi come roccia incrostata d'Oceano...”

 

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